Channel Troy – Austria
Quattro chatter, JUDITH, NAEMI, PATRICK e FLORIAN hanno fatto domanda per partecipare al web reality show “Channel Troy”, in cui viene proclamato vincitore, avendo dunque diritto ad un premio speciale, chi riceve più voti “Mi Piace” da parte del pubblico (prima che lo spettacolo abbia inizio ad ogni spettatore vengono consegnati due cartelli: i simboli “Mi Piace” e “Non Mi Piace” di Facebook).
I candidati sono stati selezionati tramite una roulette via chat. Dopo aver effettuato il login, hanno creato i loro profili, scegliendo dei nickname che facessero riferimento alla mitologia della guerra di Troia (Andromaca, Pentiselea, Elleno, Ettore).
Mentre si affrontano a colpi di chat, per ottenere i loro “Mi Piace”, vengono invitati a prendere parte fisicamente allo show. Qui Ruth li intervista, così da aiutare il pubblico a scoprire chi potrebbe celarsi, in realtà, dietro alle loro identità.
All’interno dello studio è presente anche GINA, la corrispondente online, il cui compito è quello di riassumere per il pubblico quanto viene scoperto sulle identità dei personaggi. Punto di riferimento esterno, è una reporter incaricata, a cui piace far luce sulle possibili varianti positive degli strumenti del mondo web. Da questa posizione scopriremo se il materiale editoriale dello studio utilizzerà il suo approccio manuale (parlato).
I nostri personaggi sono coinvolti in un gioco in cui devono, allo stesso tempo, essere riservati e combattere per vincere il premio finale, cosa che rende il genere televisivo all’interno del quale si muovono il loro fondamentale test personale. Ci saranno diversi modi di gestire la situazione, fino a quando lo studio invita Ettore/Florian, che rivela in quanto utente il format televisivo, che lui stesso sta utilizzando. In seguito Pentasilea/Naemi si batte peri suoi diritti prendendo in ostaggio un membro del pubblico nella chatroom. Quest’azione solleva un controverso dibattito tra i membri della gara in chat e scopriremo chi sarà a vincere e chi invece perderà quando essi faranno il loro ingresso tutti insieme per stabilire un contatto “reale” con il pubblico.